Credo che ormai ve ne siate resi conto tutti: le polizze assicurative auto e moto in Italia sono le più care d’Europa! Ma vi siete mai chiesti il perché? Nel post di oggi cercheremo di spiegare le origini di questo “fenomeno”. Come ogni impresa, per esercitare in modo sostenibile la propria attività, la compagnia assicuratrice dovrà necessariamente raggiungere un equilibrio tecnico fra le entrate e le uscite derivanti dai risarcimenti dei danni. Da questo si evince che le tariffe applicate alle assicurazioni auto e moto verranno calcolate in base all’evoluzione del numero dei sinistri e dei costi dei risarcimenti. Parliamo di costi e prezzi, un binomio inscindibile che è purtroppo all’origine dei continui rincari delle RCA.
Nello specifico, però, all’origine dei costi elevati connessi ai sinistri ci sono fondamentalmente 3 ragioni:
- lo sproporzionato numero dei danni alla persona di lievissima entità di origine speculativa (come il colpo di frusta);
- l’assenza di una disciplina organica per il risarcimento dei danni alla persona;
- la grande diffusione delle truffe assicurative e, purtroppo, l’assenza di strumenti adatti a combatterle.
Quindi, alla base dei rincari, vi sono le truffe: “settore” in cui l’italiano medio eccelle!! Di conseguenza, tutti i possessori di veicoli saranno costretti a pagare di più perché molti automobilisti italiani fanno i “furbetti” gonfiando le fatture dei lavori necessari a riparare l’auto, oppure simula veri e propri incidenti con fantomatiche persone danneggiate anche a livello fisico! Pensate solo che nel 2010 il costo medio di una RCA in Italia era di 335 euro, mentre in Germania era di 213 euro, in Spagna di 160 euro e in Francia di 140 euro. Nel nostro paese accade anche che a parità di danno alle cose, il costo per la riparazione o il riacquisto del bene è superiore rispetto agli altri Paesi! Come se questo non bastasse, l’automobile in Italia ha un costo di gestione solitamente maggiore: infatti, in media, un veicolo costa al suo proprietario 3500 euro anche se rimane ferma in garage senza fare alcun chilometro! Ma è anche vero che possedere una polizza auto in Italia non significa per forza pagare di meno se non si fanno incidenti, anzi!
Come è noto, possedere un’auto a Napoli costa molto di più che a Bolzano (ma anche nel resto d’Italia): mediamente, il costo potrebbe essere 5 volte maggiore! Anche possedere un’auto a gasolio costa di più in termini assicurativi rispetto ad una a benzina, anche se le auto a gasolio statisticamente fanno meno incidenti.
Tuttavia, per capire meglio questi fenomeni, è sufficiente considerare alcuni dati e inquadrare alcune tendenze. La frequenza degli incidenti automobilistici nel 2000 era di circa l’11% (cioè su 100 veicoli 11 provocavano un sinistro), nel 2010 è stata quasi del 8,5%. Questo significa che vi è stato un calo del 23% in 10 anni del numero degli incidenti stradali e delle vittime. Questa diminuzione è dovuta ad una maggiore sicurezza stradale, numerose campagne di informazione, maggiori controlli e una politica più repressiva, che in ultima analisi ha giovato anche ai conti delle Compagnie di assicurazione. Non è stato positivo invece il costo dei risarcimenti, che nel 2000 era in media di € 2.825 per sinistro e che nel 2010 ha raggiunto una somma di circa € 4.000. Un aumento del 41% che controbilancia molto negativamente il buon risultato sulla diminuzione del numero dei sinistri sopra citato. Altro dato importante da tenere in considerazione, è che il 65% del costo totale degli incidenti è rappresentato dal danno alle persone. Le lesioni di lieve entità (ossia quelle con un grado di invalidità permanente inferiore a 9 punti) hanno rappresentato circa 1/4 di tutto il costo sinistri, quelle di grave entità (quelli con almeno 10 punti di invalidità) arrivano addirittura al 40%.
La fortissima incidenza dei risarcimenti derivanti dai danni alla persona deriva, essenzialmente, dal fatto che per ogni cinque sinistri denunciati vi è un risarcimento per danni alla persona. In termini assoluti, ogni anno, si verificano un milione di feriti su quasi quattro milioni di incidenti. Tecnicamente, la percentuale di sinistri con almeno un danno alla persona è stata nel 2009 in Italia pari a circa il 22%. Nel confronto internazionale è un valore doppio di quello registrato negli altri paesi europei! L’anomalia che si verifica nel nostro paese è quindi essenzialmente dovuta a un diffuso fenomeno speculativo favorito da una legislazione non all’altezza di stroncare il fenomeno! Con riferimento ai danni alla persona più gravi, in Italia, la valutazione economica e medico-legale di tali lesioni non è neanche disciplinata a dovere. Quindi, in assenza di una normativa chiara ed efficace, i tribunali aggiornano le tabelle di valutazione economica delle lesioni sulla base di criteri disomogenei.
Costo Assicurazioni: Possibili Soluzioni
Una delle possibili soluzioni per arrestare il fenomeno dei rincari assicurativi è sicuramente avvantaggiare o svantaggiare il singolo guidatore e non basare il costo della polizza solo sulla targa (e caratteristiche) dell’auto. Come risulta ovvio, a fare un incidente non è l’auto ma il guidatore, quindi servirebbe un sistema bonus-malus basato unicamente sul guidatore. Ma poi…..che senso ha la differenziazione attuata tra un veicolo diesel e uno a benzina? Quindi, perché le compagnie assicuratrici non fanno nulla a riguardo? Semplice, perché non è conveniente! Questo perché per premiare i virtuosi dovrebbero calcare la mano sugli automobilisti più “irresponsabili”, ma è certamente più facile e veloce colpire tutti allo stesso modo! Questo è anche il motivo per cui le polizze dei neo patentati costano molto di più! Inoltre, come sappiamo, oltre la 20° classe non si può andare: però è sufficiente cambiare intestatario all’auto per ritrovarsi subito in 14°! Le compagnie assicuratrici, in pratica, non vogliono fare distinzioni perché corrono dei rischi a premiare gli automobilisti più “virtuosi”: preferiscono livellare il tutto e dividere poi il costo totale annuo tra tutti gli assicurati così da non avere alcun problema di sorta.
Articolo interessante ma privo di punti fondamentali, per prima cosa è stato preso in esame l’anno 2000, vorrei ricordarvi che in quell’anno era ancora in uso la Lira e tutto costava meno anche i rimborsi per sinistri, sicuramente in Italia ci sono molti più furbetti che negli altri stati Europei ma ciò non giustifica tale disparità di somma da pagare, ho letto tanti articoli simili tutti parlano che in Italia c’è un numero elevato d’incidenti stradali e che le povere compagnie assicurative sono costrette a rimborsare ingenti danni a persone e mezzi, ma non ho mai sentito parlare degli stipendi dorati percepiti dalla classe dirigente di tali compagnie!!!!!
provate a verificare quanto guadagna un dirigente di una compagnia assicurativa Italiana e vedrete la netta differenza con il guadagno di un suo pari classe europeo………………secondo voi i soldi da dove li prendono, inoltre, i dirigenti in Italia sono il doppio (per non dire molto di più) rispetto a quelli degli altri Stati, ma la cosa peggiore è che se, ad esempio, in Germania un dirigente commette un errore paga di tasca propria il danno causato, mentre in Italia non è così, oltre a non pagare nulla di tasca propria incassa pure il premio!!!!
vogliamo che in Italia le assicurazioni siano meno care? un metodo esiste! basta permettere a tutte le compagnie dei paesi Europei di lavorare in Italia e senza limitazioni, vedrete a quel punto come i prezzi caleranno a picco!!!!!
ovviamente questo non succederà mai!!!!!!