Ora è ufficiale: fra poco più di due anni (18 Ottobre 2015) arriverà una delle innovazioni più attese nel settore assicurativo, il tagliando elettronico! Questo chip sostituiranno gli attuali contrassegni cartacei e, essendo collegati ad una banca dati istituita presso la direzione generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, fornirà informazioni in tempo reale migliorando il database a disposizione dell’ente.
Questa innovazione è stata pensata per raggiungere un obiettivo che ultimamente sta assumendo le forme di una vera e propria “piaga sociale”: evitare la contraffazione e l’evasione dell’obbligo assicurativo! Il microchip contenuto nel tagliando elettronico sarà continuamente collegato con una banca dati istituita presso la Motorizzazione e sarà appunto alimentata in tempo reale (ovvero, nel momento del rilascio del certificato o della cessazione), dalle compagnie assicurative o dai loro intermediari. Il trasferimento dei dati avverrà mediante connessione al web e altre interfacce che verranno poste a disposizione dal Ministero. I dati raccolti permetteranno quindi alla polizia stradale (e agli altri organi competenti) di verificare non solo la validità della polizza Rc Auto, ma anche di rilevare a distanza le violazioni del codice della strada e registrarli, individuando in maniera molto più certa il veicolo rispetto alla sola foto della targa. Tuttavia, non si tratta di una novità assoluta nel mondo delle assicurazioni, in quanto è una novità già presente in diversi paesi e che ha portato ad ottimi risultati. Questo nuovo dispositivo sarà utilizzato soprattutto con i tutor delle autostrade e i varchi elettronici delle Ztl, ma anche al passaggio dei caselli autostradali o per le tratte di tangenziale a pagamento: chi supera i limiti di velocità o accede in zone a traffico limitato riceverà la multa in tempo reale!
Comunque, non sono mancate le polemiche! Molti hanno sollevato un problema di privacy: il microchip, infatti, permetterà alle autorità competenti di verificare costantemente la posizione del veicolo, scontrandosi così con il diritto alla riservatezza. A questo proposito, il Garante della Privacy ha sollecitato un regolamento che limiti l’accesso alle banche dati e determini le condizioni di conservazione e utilizzo dei dati.
altro che teorie del complotto.i complottisti fanno i fatti, eccone un’ennesima prova,lo so io dove ve lo metterei i chip,giocate giocate, arriva anche il vostro turno solo tempo ci vuole,maledetti ladri,altro che prevenire truffe i truffatori siete voi che ve ne inventate una nuova ogni volta,e la privacy dev’è finita,tutelate solo la vostra, e la patente a punti che doveva servire in 10 anni a far calare l’assicurazione, bugiardi che non siete altro le assicurazioni sono aumentate, e quella del chip e solo una scusa per controllare le persone sempre di più, finche poi lo metteranno sotto pelle,io vi maledico,e vi aspetto a tempo debito, paghere e come se pagherete..