Nella stipulazione di una polizza assicurativa, capita spesso che l’assicuratore proponga all’automobilista una condizione contrattuale con la quale venga esclusa la rivalsa da parte della compagnia. La rivalsa prevede in alcuni casi che la compagnia assicuratrice, dopo aver risarcito normalmente il danno, abbia la facoltà di rivalersi contro l’assicurato e quindi pretendere la restituzione del risarcimento.
Tuttavia, le condizioni che portano una compagnia assicuratrice a rivalersi nei confronti dell’assicurato possono variare da compagnia a compagnia. Comunque, nella maggior parte dei casi, le situazioni che possono portare l’automobilista colpevole a restituire il risarcimento riguardano: la guida senza essere abilitati, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, guida di un veicolo che non ha rinnovato la revisione, oppure se non indossava le cinture di sicurezza. Per quanto riguarda i soggetti che non sono abilitati alla guida, sono coloro a cui il Codice della Strada vieta di guidare perché sono sprovvisti di patente, hanno avuto la patente ritirata o sospesa, hanno la patente scaduta. Comunque esistono anche altri motivi che possono far scattare la clausola di rivalsa, tra cui quella che il veicolo coinvolto in un incidente trasporti un numero di persone maggiore di quello consentito, per aver superato il limite di carico o anche quando il veicolo non sia dotato delle adeguate protezioni per il trasporto di bambini o animali. Tuttavia, per “aggirare” questa clausola, diverse compagnie assicuratrici inseriscono nelle polizze delle condizioni contrattuali in base alle quali, con un aumento del premio, l’assicurato può evitare la rivalsa. Senza contare che in alcune polizze auto vengono inserite delle particolari limitazioni che, se non rispettate, fanno scattare automaticamente la rivalsa. Queste, anche se tecnicamente non sono delle violazioni di legge, sono comunque considerate violazioni del contratto assicurativo! Nello specifico, sto parlando delle limitazioni “guida esperta” o “guida esclusiva“: anche se fanno risparmiare, esse precludono che alla guida del veicolo ci siano solo persone con una determinata età (di solito, 26 anni), oppure solo una o a più persone i cui nomi però dovranno essere indicati nel contratto.
Tutte le condizioni sopra citate permettono alla compagnia di rivalersi sul proprietario-assicurato se il sinistro viene causato da qualsiasi altra persona. Ma questo non succede, invece, l’assicurazione viene stipulata con la clausola “guida libera“, con la quale non vi sono limitazioni per quanto riguarda la guida del veicolo. Tuttavia, anche se in questo modo l’assicurato si mette al riparo dal rischi rivalsa, il premio assicurativo da pagare sarà più oneroso in quanto il rischio sarà maggiore.
Salve a tutti,se io che ho 23 anni guidassi l’auto di una persona che ha un assicurazione con guida esperta e mi ritrovassi coinvolto in un incidente dove le colpe non sono mie l’assicurazione come si comporta?
Ciao Luca. Allora, il discorso è questo: tu puoi chiaramente guidare l’auto ma, siccome è stata assicurata con la clausola guida esperta, si presuppone che alla guida ci sia un guidatore più esperto (con patente da 10 o più anni). Quindi, se guidi tu e hai un sinistro, l’assicurazione eserciterà una rivalsa! Questa rivalsa è una cifra (prestabilita dalla tua assicurazione, di solito 400-500 Euro!) che la compagnia ti chiede in caso di incidente: tale cifra dovrai pagarla di tasca tua in caso di sinistro con colpa o verrà scalata dal risarcimento totale se invece hai ragione. Spero di esserti stato utile, ciao