Quando si è coinvolti in un sinistro è prassi comune compilare il modulo CID (Convenzione Indennizzo Diretto), meglio noto come “costatazione amichevole d’incidente stradale“.

Come molti di voi sapranno, si tratta di un documento che serve a ricostruire la dinamica di un sinistro tra due veicoli al fine di ottenere l’eventuale risarcimento in caso di danni a cose o persone.

Esso va compilato congiuntamente dai conducenti delle vetture coinvolte: tuttavia molto spesso, sia a causa della concitazione del momento che per distrazione o addirittura per volontà fraudolenta, nel CID possono essere inserite informazioni sbagliate che possono compromettere la corretta valutazione dei danni da parte delle compagnie assicurative.

Per fortuna oggi vi è la possibilità di rimediare agli errori nella compilazione del CID grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale (n. 158811/2013), con la quale si è provveduto a regolamentare una materia lasciata fino a quel momento senza un’interpretazione veramente chiara.

Nello specifico, i giudici della Consulta si sono soffermati sui casi in cui uno dei conducenti riporti false dichiarazioni o descriva erroneamente la dinamica dell’incidente rappresentandola a suo favore. Quando si verificano tali situazioni l’errore può essere superato se emergono altri elementi idonei a far ritenere che l’episodio non si sia verificato o che sia avvenuto con modalità differenti.

Gli elementi citati dalla Corte sono una consulenza tecnica d’ufficio, le dichiarazioni dei testimoni e l’interrogatorio formale della controparte in giudizio. Inoltre il giudice istruttore ha facoltà di accertare una sospetta incompatibilità tra il fatto descritto nel CID e i danni che risultano effettivamente agli atti.

Ad ogni modo, il tutto può essere superato grazie all’installazione sulla propria vettura della cosiddetta scatola nera (black box), che oltre a favorire sensibili sconti sul premio annuale della RC auto, permette di registrare l’esatta dinamica di un incidente e quindi di stabilire senza margini di dubbio a chi debba essere attribuita la responsabilità del sinistro.